La separazione di una coppia è un tema che va affrontato con molta calma. Quando ci sono minori di mezzo, la situazione diventa ancora più delicata. Per questo motivo è fondamentale affrontare la situazione con maturità, responsabilità ed empatia, evitando comportamenti che potrebbero comprometterne il benessere emotivo.
Quando una coppia si separa, i figli vivono periodi di stress più o meno lunghi, momenti di rabbia per quanto è accaduto, sentimenti di tristezza per la perdita dell’unità familiare, preoccupazione per i cambiamenti nei rapporti e nelle abitudini quotidiane, sovraccarichi per i problemi della separazione e i conflitti vissuti a casa.
Solitamente, la separazione è preceduta da una fase più o meno lunga in cui la crisi di coppia non è esplicitata, ma è comunque vissutanelquotidiano: litigi, tensioni, silenzi, atteggiamenti diversi degli adulti nei loro confronti, volti che appaiono più spesso tristi o arrabbiati, delusi o ansiosi.
In questa fase, i più piccoli non riescono a rappresentarsi, a dare significato, a comprendere ciò che accade intorno a loro; i più grandi si pongono domande a riguardo, spesso tenendosele per sé. Tutti i bambini e le bambine, indipendentemente dall’età, possono vivere sentimenti di incertezza, confusionee angoscia. È importante riuscire a gestire i sentimenti dei bambini durante la separazione.
Come si racconta ai figli della separazione?
Trovare le parole per raccontare ai figli cosa accade non è semplice, soprattutto quando la decisione di separarsi non è definitiva e i genitori stessi si sentono disorientati non sapendo cosa fare. Allora, ritagliarsi un momento per raccontare ai figli che anche “ai grandi capita di litigare come ai piccoli, solo che per i grandi a volte è più difficile fare pace” può essere un modo semplice per aiutare i bambini a comprendere quanto sta accadendo, a sentirsi meno angosciati, ad avvicinarsi pian piano alla realtà della separazione senza sentirsi coinvolti impropriamente in aspetti che non li riguardano.
Adesso analizzeremo 10 errori da evitare durante una separazione con figli minorenni, per tutelare il loro equilibrio psicologico e favorire un clima il più sereno possibile. Dalle liti davanti ai bambini alla strumentalizzazione emotiva, fino alla comunicazione inadeguata, scopriremo insieme come gestire al meglio questa fase delicata, mettendo al primo posto il loro interesse e la loro serenità.
1. Litigare davanti ai figli
I bambini non dovrebbero mai essere testimoni di litigi tra i genitori. Assistere a scontri verbali o, peggio ancora, a episodi di aggressività, può avere effetti negativi sul loro equilibrio emotivo. Se c’è qualcosa da discutere, fatelo in privato e con toni pacati.
2. Coinvolgere i figli nei conflitti
Mai mettere i figli nella posizione di dover scegliere tra mamma e papà. Frasi come “Dimmi chi preferisci” o “Dì a tuo padre/madre che…” li pongono in una situazione di stress e senso di colpa. I bambini devono sentirsi liberi di amare entrambi i genitori senza condizionamenti.
3. Parlare male dell’altro genitore
Denigrare l’altro genitore davanti ai figli crea solo confusione e sofferenza. I bambini hanno bisogno di mantenere una buona immagine di entrambi i genitori per crescere con serenità.
4. Usare i figli come messaggeri
Non fate mai passare comunicazioni importanti attraverso i bambini. Le questioni tra adulti devono essere affrontate direttamente, senza mettere i figli in mezzo.
5. Cambiare drasticamente la loro routine
La stabilità è fondamentale per i bambini. Anche se la separazione comporta inevitabili cambiamenti, cercate di mantenere il più possibile la loro routine quotidiana, dalla scuola alle attività extrascolastiche.
6. Non rispettare gli accordi di visita e mantenimento
La coerenza e l’affidabilità dei genitori sono essenziali per il benessere dei figli. Se si prendono accordi su visite e contributi economici, vanno rispettati. I bambini hanno bisogno di sentirsi sicuri e sapere che entrambi i genitori sono presenti e responsabili.
7. Mostrare indifferenza ai loro sentimenti
I figli possono provare tristezza, rabbia, senso di colpa o paura durante la separazione. Ignorare questi sentimenti o minimizzarli non è d’aiuto. È importante ascoltarli, rassicurarli e far capire loro che è normale provare certe emozioni.
8. Impedire al figlio di vedere l’altro genitore
Se non ci sono motivi gravi (come abusi o pericoli reali), impedire al figlio di vedere l’altro genitore è dannoso per il suo sviluppo emotivo. I bambini hanno diritto a mantenere un rapporto con entrambi.
9. Introdurre nuovi partner troppo presto
Dopo una separazione, è naturale che uno o entrambi i genitori possano rifarsi una vita. Tuttavia, presentare subito un nuovo partner ai figli potrebbe essere destabilizzante. È importante rispettare i loro tempi e il loro bisogno di adattarsi ai cambiamenti.
10. Pensare che i bambini si abitueranno da soli
Ogni bambino reagisce alla separazione in modo diverso. Alcuni possono sembrare tranquilli, ma dentro di sé provano emozioni contrastanti. Non bisogna mai dare per scontato che “sembra stare bene” significhi che abbia superato tutto senza difficoltà. Offrire supporto emotivo, dialogo aperto e, se necessario, l’aiuto di un esperto può fare la differenza.
In cosa può sfociare il conflitto tra genitori?
Le sofferenze più grandi per i figli arrivano quando il conflitto è così elevato che i genitori li coinvolgono impropriamente all’interno delle loro diatribe, ad esempio con frasi e comportamenti espliciti volti a denigrare e colpevolizzare l’altro genitore davanti ai figli e a coalizzarli contro di lui; oppure con messaggi indiretti che sottolineano la ferita che l’altro genitore avrebbe provocato al partner, alla famiglia, ai figli o la sua minore disponibilità o capacità di occuparsi dei figli e di relazionarsi con loro.
Stare in mezzo al conflitto tra la mamma e il papà è troppo gravoso psicologicamente per i figli. I bambini vogliono bene a entrambi i genitori e hanno sviluppato un legame significativo con ciascuno. Stare in mezzo ai loro continui litigi e agli attacchi reciproci, per i bambini significa vivere un conflitto di lealtà, per cui quando danno ragione alla mamma si sentono sleali verso il papà e quando danno ragione al papà si sentono sleali verso la mamma, finendo per il sentirsi in colpa qualunque cosa dicano e a non potersi sentire vicini in modo autentico a nessuno dei due genitori.
Alla luce di questo ultimo aspetto, allora come possono i genitori aiutare i bambini a gestire i sentimenti legati alla separazione e non farli ulteriormente soffrire?
Il primo passo che ciascun genitore può fare per non far soffrire i figli è un passo verso sé stesso: fermarsi in mezzo alla tempesta, cercare un riparo lontano dalle tensioni, creare uno spazio di ascolto dentro di sé che sia libero dal conflitto, in cui la propria fatica e quella dei figli possano trovare accoglienza.
Un dialogo con un’amica o un amico, un momento di riflessione personale, la lettura di un articolo specifico, uno spazio d’incontro con un professionista specializzato. In questa sosta, sarà possibile sintonizzarsi maggiormente con i vissuti e i bisogni dei figli durante la separazione.
Questa sosta preliminare può aiutare ciascun genitore ad avanzare verso il secondo passo, cioè il dialogo con l’altro genitore riguardo i vissuti e bisogni dei propri bambini.
Questo dialogo potrà includere un accordo su come parlare della separazione ai bambini, tenendo conto delle loro unicità. Quando possibile, è utile che i genitori comunichino la separazione insieme, in un momento dedicato libero dalle incombenze del quotidiano, in un luogo comune e tranquillo della casa (non nella stanzetta dei bambini, per salvaguardare questo loro spazio da ricordi tristi e faticosi), con una attenzione congiunta verso le esigenze fondamentali dei bambiniche vivono la separazione di mamma e papà.
Nel dialogo genitori-figli, i genitori che avranno in mente queste esigenze potranno trovare più facilmente le proprie parole per dire anche ciò che è difficile e doloroso, per stare accanto ai figli in un periodo molto stressante e doloroso. In questo modo, i figli sentiranno la sintonizzazione affettiva di mamma e papà, il principale aiuto per attraversare la trasformazione della famiglia.
CONCLUSIONI
Affrontare una separazione con figli minorenni è una sfida complessa che richiede sensibilità, maturità e rispetto reciproco. I genitori devono sempre mettere al primo posto il benessere dei figli, evitando conflitti inutili e fornendo loro il sostegno necessario per affrontare il cambiamento con serenità.
La comunicazione aperta e rispettosa tra gli ex coniugi è essenziale per garantire una co-genitorialità efficace e armoniosa. Rispettare gli accordi, mantenere una routine stabile e creare un ambiente privo di tensioni aiuta i bambini a sentirsi sicuri e amati.
Se la situazione diventa particolarmente difficile, non bisogna esitare a cercare il supporto di un professionista, come uno psicologo infantile o un mediatore familiare. Un aiuto esterno può facilitare la gestione della separazione e garantire che i figli abbiano tutti gli strumenti necessari per affrontare la nuova realtà familiare nel modo più positivo possibile.
Ricordiamo sempre che una separazione può essere vissuta con equilibrio e dignità, permettendo ai figli di crescere in un ambiente sereno e affettuoso, nonostante il cambiamento della struttura familiare.
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