Ogni anno il 25 novembre si celebra si celebra la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne ufficializzata dalle Nazioni Unite nel 1999.
Non è una data scelta a caso, e non dovrebbe essere soltanto una ricorrenza: nonostante la crescente consapevolezza e l’impegno a livello internazionale, la violenza contro le donne è ancora un fenomeno largamente diffuso e preoccupante.
I dati ISTAT mostrano che in Italia il 31,5% delle donne ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner o ex partner, parenti o amici e nel 62,7% dei casi gli stupri sono stati commessi da partner.
PERCHÉ SI CELEBRA IL 25 NOVEMBRE?
È stata scelta la data del 25 novembre per commemorare la vita, l’attivismo e soprattutto il coraggio di Patria, Maria Teresa e Minerva Mirabal, tre sorelle domenicane, anche soprannominate “mariposas”, ovvero farfalle, che hanno combattuto per la libertà del loro paese.
Le sorelle Mirabal decisero di impegnarsi nell’attivismo politico denunciando gli orrori e i crimini dalla dittatura del generale Rafael Trujilo. Ma il 25 novembre 1960 vennero torturate e uccise dai sicari di Trujillo e i loro corpi gettati in un dirupo per simulare un incidente. L’indignazione per la loro morte sollevò un moto di orrore sia in patria che all’estero, ponendo l’attenzione internazionale sul regime dominicano e sulla cultura machista che non tollerava di riconoscere alle donne l’occupazione di uno spazio pubblico e politico. Pochi mesi dopo il loro assassinio, Trujillo fu ucciso e il suo regime cadde.
Per questo motivo, ogni 25 novembre si inaugura un periodo di 16 giorni dedicato all’attivismo contro la violenza di genere, che si conclude il 10 dicembre con la Giornata Internazionale dei diritti Umani.
QUAL È IL SIMBOLO DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE?
Da diversi anni i simboli contro la violenza donne sono le scarpe e panchine rosse.
Le scarpe rosse rappresentano la battaglia contro i maltrattamenti e femminicidi.
Un’artista messicana, Elina Chauvet, per ricordare le donne vittime di violenza, compresa la sorella assassinata dal marito, nel 2009 posizionò in una piazza della città, Ciudad Juárez in Messico, 33 paia di scarpe femminili, tutte rosse.
Successivamente, il colore rosso è stato adottato per simboleggiare il contrasto alla violenza di genere, in particolare con le panchine, luogo simbolico attorno al quale raccogliersi per riflettere.
COME POSSIAMO AIUTARE UNA VITTIMA DI VIOLENZA?
- 112: chiamare il numero di emergenza senza esitare, né rimandare in caso di aggressione fisica o minaccia di aggressione fisica; se si è vittima di violenza psicologica.
- Numero antiviolenza e anti stalking 1522 : il numero di pubblica utilità 1522 è attivo 24 ore su 24 per tutti i giorni dell’anno ed è accessibile dall’intero territorio nazionale gratuitamente, sia da rete fissa che mobile, con un’accoglienza disponibile nelle lingue italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo. L’App 1522, disponibile su IOS e Android, consente alle donne di chattare con le operatrici. E’ possibile chattare anche attraverso il sito ufficiale del numero anti violenza e anti stalking 1522.
- App YouPol realizzata dalla Polizia di Stato per segnalare episodi di spaccio e bullismo, l’App è stata estesa anche ai reati di violenza che si consumano tra le mura domestiche.
- Pronto Soccorso, soprattutto se si ha bisogno di cure mediche immediate e non procrastinabili. Gli operatori sociosanitari del Pronto Soccorso, oltre a fornire le cure necessarie, sapranno indirizzare la persona vittima di violenza verso un percorso di uscita dalla violenza.
- Centri antiviolenza sul sito del Dipartimento delle Pari opportunità
Invitiamo tutte le donne che si trovano in situazioni di abuso o violenza a non esitare nel cercare aiuto. Il sistema giudiziario italiano offre strumenti concreti di protezione, ma è essenziale attivarli correttamente e tempestivamente per massimizzarne l’efficacia.
Avv. Francesco Frezza
Via Ambra, 481038 Trentola Ducenta (Caserta)