Hai deciso di separarti ma non sai da dove iniziare perché non ne sai niente a riguardo.
Voglio tranquillizzarti, la maggior parte dei Clienti che si sono affidati allo Studio Legale Frezza avevano il tuo stesso problema.
Sapevano solo che per “avviare una separazione” ci vuole un Avvocato.
Ma poi? Come scegliere un buon Avvocato? Come funziona il procedimento di separazione? Quanto tempo occorre? Quali documenti servono? Quanto costa?
In un periodo certamente delicato e doloroso come quello che segue la fine di un matrimonio, le domande sono tante, importanti, a volte possono sembrare anche scontate e proprio per questo, spesso, si ha anche un certo senso di pudore nel porle al proprio Avvocato.
Da una maturata esperienza in campo di separazioni, lo Studio Legale Frezza, si ritrova, ad una prima consulenza legale, a rispondere a delle domande riguardo il “separarsi”.
Magari sono le stesse che ti stai ponendo in questo momento, cerchiamo di individuarle.
Separazione e divorzio.
Chi non ha esperienza nel campo del diritto, sbaglia nell’usare indistintamente queste due figure giuridiche.
Facciamo una distinzione: la separazione è il primo step, il primo passaggio dovuto per passare, poi, al divorzio.
In poche parole non puoi divorziare se prima non ti separi!
Separazione.
Le separazioni possono essere gestite in modo più o meno conflittuale. Un buon Avvocato (ovvero colui che pensa al Cliente e non alla sua tasca), consiglia sempre la strada meno conflittuale e quindi di cercare un accordo tra le parti.
Ma che significa quello che hai appena letto?
L’ordinamento italiano prevede la possibilità per i coniugi di scegliere strade diverse a seconda che la separazione sia pacifica e consensuale oppure conflittuale.
La separazione consensuale.
La separazione consensuale è un istituto giuridico che è stato predisposto dal nostro Legislatore al fine di consentire ai coniugi di potersi separare di comune accordo in modo più rapido rispetto alla separazione giudiziale.
Nel caso di separazione consensuale, i coniugi arrivano ad un accordo grazie all’aiuto degli avvocati.
Ed è per questo che è importante affidarsi ad un buon Avvocato!
Ti starai chiedendo: ma accordo di cosa? Su cosa verte quest’accordo?
All’interno dell’accordo si stabiliscono cose importanti quali:
- affidamento (condiviso) dei figli. Si opera una scelta di una collocazione prevalente presso uno dei due genitori e di conseguenza, il diritto di vista dell’altro coniuge.
Si stabilirà, quindi, quante volte il genitore non collocatario potrà vedere i figli, con quali modalità, con quale frequenza. Ma anche riguardo a come funzionerà durante le vacanze estive, di Natale, di Pasqua, insomma si arriverà ad un accordo su tutto quello che, prima della fine del matrimonio, si decideva di comune accordo tra i coniugi.
- mantenimento dei figli. Si stabilisce un contributo da versare ogni mese per il mantenimento dei figli. Per le spese ordinarie e quotidiane ma anche sulle spese mediche, per le spese scolastiche, per le spese sportive e sulle spese straordinarie.
- mantenimento del coniuge. Nelle intenzioni, la Legge intende tutelare i figli e il coniuge economicamente più debole, lasciando che il coniuge che si occupava del fabbisogno economico della famiglia, continui a farlo, anche dopo il suo scioglimento. Numerose circostanze potrebbero attenuare o aggravare quest’onere, ovviamente, sarà compito dell’avvocato individuare quei fattori che possono agevolarti per l’attribuzione o l’esenzione del mantenimento.
- casa coniugale. La separazione comporta che uno dei due coniugi debba abbandonare la casa coniugale. Di solito, la Legge riserva la casa coniugale ai figli e, di conseguenza, al genitore che vive stabilmente con loro. Dunque poco conta chi sia l’effettivo proprietario della casa.
In realtà, su questo punto e su quello riguardo al mantenimento del coniuge, ci sono numerose varianti che potrebbero cambiare le cose.
E sono proprio questi i punti più importanti dell’accordo di cui si parlava prima. I punti che necessitano di più “lavoro” sia da parte degli avvocati ma anche degli stessi coniugi che debbono operare di comune accordo per venirsi incontro in modo da trovare un’ultima intesa prima che le loro strade si dividano.
Nel caso ci si accordi su tutte queste cose, le parti, con i loro avvocati (in alcuni casi è possibile anche un solo Avvocato per entrambe le parti), stilano un accordo. Successivamente viene depositato dall’avvocato di una delle due parti un ricorso indirizzato al Presidente del Tribunale territorialmente competente che dovrà contenere in modo dettagliato i termini dell’accordo raggiunto con allegati vari documenti, quali le ultime dichiarazione dei redditi, l’atto di matrimonio, certificati di residenza e di famiglia ecc e sarà depositato in Cancelleria.
In tempi piuttosto rapidi sarà fissata una udienza di comparizione personale dei coniugi presso il Tribunale, dove il Presidente del Tribunale, ascolterà, prima separatamente e poi congiuntamente, i due coniugi per tentare di raggiungere una conciliazione.
Nel caso in cui ci sia una conciliazione, sarà redatto un verbale di chiusura della procedura di separazione. ( Questa è l’ipotesi nel caso in cui due coniugi cambiano idea e decidono di non separarsi più).
Nel caso in cui non sia possibile una conciliazione, il Presidente procederà ad emanare il Decreto di Omologazione delle condizioni che sono state indicate nel ricorso.
Da lì a poco, tutte le condizioni dettate nel Decreto di omologa saranno effettive e la separazione sarà reale.
La separazione consensuale attraverso la negoziazione assistita.
Recentemente è stata introdotta una strada ancora più “semplice” e rapida per ottenere la separazione: la negoziazione assistita.
Il procedimento è molto più semplice di quello appena descritto nella separazione consensuale e non è giudiziale.
I tempi della negoziazione non possono essere inferiori a 30 giorni e superiori a 3 mesi.
Gli avvocati di ciascun coniuge curano la stesura di un accordo di separazione, come detto sopra.
Tale accordo, sottoscritto da entrambi i coniugi, dovrà essere preso in esame dal Pubblico Ministero e quindi trasmesso all’ufficiale dello stato civile.
Con la sola l’assistenza dei rispettivi difensori si può ottenere la separazione anche in presenza di figli minori.
A questa tuttavia, dovrà essere apposto il nulla osta del Pubblico Ministero.
L’assistenza degli avvocati è sempre richiesta nella circostanza in cui i figli siano minori o, benché maggiorenni, non siano economicamente autosufficienti.
Una volta raggiunto l’accordo viene consegnato alla Procura della Repubblica, il pubblico ministero verifica che risponda all’interesse delle parti e dei minori e l’autorizza.
Ricevuta l’autorizzazione l’accordo viene mandato in Comune affinché l’ufficiale di stato civile annoti la separazione.
Documenti necessari per avviare una separazione.
Per quanto riguarda i documenti necessari che servono per la separazione consensuale, sono:
Estratto integrale dell’atto di matrimonio;
Certificato di residenza e stato di famiglia di entrambi i coniugi ;
Dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni di entrambi i coniugi;
Copia di un documento di identità di entrambi i coniugi;
Copia del codice fiscale di entrambi i coniugi.
La separazione giudiziale.
Nel caso in cui non si arrivi ad un accordo, bisogna scartare l’idea della separazione consensuale e passare alla separazione giudiziale.
Separarsi in questo modo, significa in poche parole, instaurare una vera e propria causa in Tribunale.
Infatti, sarà cura dell’Avvocato depositare un ricorso in Tribunale e successivamente sarà fissata una udienza presidenziale in cui Il presidente del Tribunale, dovrà verificare che non c’è stato in nessun modo possibilità di addivenire ad una separazione consensuale.
Una volta che sarà in possesso di tutti gli elementi per decidere, prenderà provvedimenti riguardo il mantenimento, l’affidamento, l’addebito della procedura in corso, la casa coniugale ecc.
Di conseguenza sarà il modo più invasivo in cui si deciderà di quella che una volta era la Tua Famiglia, la Tua casa, le Tue entrate , basandosi essenzialmente sulle norme che regolano le separazioni e sugli aspetti finanziari.
Questo tipo di separazione è senza dubbio più stressante dal punto di vista emotivo per i coniugi. Ma non solo. Anche i tempi sono lunghi.
In media sono di due anni, ma possono essere anche più lunghi a causa di consulenze, testimonianze o accuse di inidoneità genitoriale che richiedono l’intervento di un esperto.
Quanto tempo occorre per separarsi
Certe separazioni sono lunghe e si trascinano per anni per diversi motivi: perché i coniugi non riescono ad accordarsi, perché cambiano continuamente idea e, soprattutto, perché non sono adeguatamente e costantemente assistiti soprattutto quando si creano situazioni di conflitto tra i coniugi.
In realtà, l’iter processuale di una separazione è abbastanza rapido, sebbene sempre variabile in funzione del Tribunale territorialmente competente.
Nel caso di una separazione consensuale, bastano pochi mesi dalla presentazione del ricorso, affinché sia fissata l’udienza e siano quindi omologati gli accordi.
Diciamo che il “lavoro” più importante e, forse, che richiede più tempo è nella fase precedente, quando bisogna tentare di accordarsi tra coniugi e avvocati delle rispettive parti.
Cosa consiglia lo Studio Legale Frezza
Lo studio Legale Frezza ha una lunga esperienza in casi di separazioni, come già detto sopra.
Siamo del parere che, spesso, dietro a separazioni lunghe, dolorose e tortuose ci sia semplicemente o la superficiale gestione della separazione o la cattiva scelta dell’Avvocato.
Ovvero di un avvocato che guarda alla propria tasca piuttosto che al caso specifico del proprio Cliente.
O ancora può capitare di aver scelto un avvocato “troppo impegnato per tenersi in contatto”.
Cosa vuol dire?
In caso di separazione consensuale, il lavoro dell’avvocato è quello di stare in continuo contatto sia con la propria parte che con il difensore dell’altro coniuge proprio per arrivare ad appianare tutte le divergenze e arrivare ad un accordo che possa andar bene per entrambe le parti.
Non è certo facile ma soprattutto non sono accordi che si stabiliscono in poco tempo. Spesso richiedono ore, giorni di “trattativa”.
E spesso si fa lo sbaglio di affidarsi ad avvocati che non sono facilmente reperibili o troppo oberati di lavoro per poter stare in continuo contatto.
Allo Studio Legale Frezza,abbiamo un modus operandi diverso.
Il primo passo è una consulenza informale per ascoltare il Cliente, le sue richieste e le sue valutazioni.
La sua percezione di “crisi familiare” che lo ha portato all’idea della separazione,le sue intenzioni, quali punti necessitano di maggiore chiarezza, quale sarebbero le sue idee di accordo ritenuto “vincente”…
Da qui, sempre ascoltando il Cliente e le sue intenzioni, sarà redatta una bozza delle condizioni di separazioni e si cercherà di prendere contatti con l’altra parte per addivenire ad una separazione consensuale quanto meno conflittuale possibile per entrambi.
Poi, anche nei casi più conflittuali, cercheremo di appianare le difficoltà in modo da arrivare ad un accordo.
E solo dopo esperite tutte le possibilità, verificato che non sarà possibile una separazione consensuale si procederà verso la separazione giudiziale.
I costi della separazione.
I costi del processo di separazione consensuale sono più contenuti rispetto a quelli di una separazione giudiziale.
Spesso, su internet o da conoscenti si sente che è possibile separarsi anche senza l’assistenza di un avvocato.
Se ti stai chiedendo se è vero… Sì! E’ vero. Ma attenzione.
È possibile solo in alcuni casi e in alcune condizioni.
Ma è sconsigliato. Per il tuo interesse.
Infatti, è’ sempre consigliato farsi assistere da un avvocato, poiché il rischio di compiere degli sbagli, delle inesattezze è molto alto e questo potrebbe pregiudicare gli effetti della separazione stessa e anche quelli del successivo divorzio.
E attenzione anche agli avvocati che millantano prezzi troppo bassi per una separazione che sia consensuale o giudiziale.
Il procedimento di separazione va a toccare la tua sfera privata di affetti e la tua vita economica.
Rispiarmeresti per poi trovarti “bloccato” in un accordo di separazione fatto male, che non ti conviene o peggio in qualche “sbaglio giuridico” fatto da un avvocato poco esperto della materia?
Sebbene non esista una tariffa fissa, cliente ed avvocato “negoziano” liberamente un compenso.
Un compenso che di base parte dai 900 euro fino ai 2000 euro. Con lo strumento della negoziazione assistita i costi possono essere anche inferiori.
Mentre nei casi di una separazione giudiziale i costi sono maggiori e anche l’onorario dell’avvocato può arrivare ad un tetto massimo di 3.500/ 4.000 euro.