E’ possibile revocare una donazione?
Recentemente mi è stata sottoposta una questione giuridica relativa alle donazioni. Più precisamente, un genitore “pentito” mi ha consultato per avere chiarimenti in ordine alla possibilità di revocare una donazione fatta al figlio.
Normalmente la donazione non può essere revocata in quanto è ritenuto moralmente scorretto richiedere la restituzione di un bene donato. Tuttavia, la Legge prevede delle precise circostanze in cui ciò è ammesso.
Lo specifica l’art. 800 c.c., secondo il quale la donazione può essere revocata in due casi:
per ingratitudine del donatario ;
per sopravvenienza di figli.
Per ingratitudine del donatario
Ai sensi dell’art. 801 c.c. la revoca della donazione per ingratitudine può essere proposta solo in ipotesi tassative:
-quando il donatario abbia attentato alla vita del donante o a quella dei suoi discendenti o del coniuge ;
-quando il donatario abbia ingiuriato gravemente il donante;
-quando il donatario abbia arrecato grave pregiudizio al patrimonio del donante;
-quando il donatario abbia rifiutato indebitamente gli alimenti dovuti al donante.
Il termine di decadenza per revocare è di un anno dal giorno in cui il donante è venuto a conoscenza del fatto ingrato.
Per sopravvenienza dei figli
Ai sensi dell’art. 803 c.c. la revoca per sopravvenienza dei figli può essere chiesta dal donante che non aveva o ignorava di avere dei figli o discendenti al tempo della donazione.
La domanda deve essere proposta entro cinque anni dal giorno della nascita dell’ultimo figlio o discendente legittimo o della notizia dell’esistenza del figlio o discendente, o, infine dell’avvenuto riconoscimento del figlio naturale.
Una volta revocata la donazione, il donatario deve restituire i beni e i frutti o se i beni sono stati venduti il rispettivo controvalore.
Per completezza, si specifica che alcuni tipi di donazioni non possono mai essere revocate, neppure per ingratitudine o per sopravvenienza dei figli. Sono le donazioni fatte per:
-riconoscenza verso il donatario o in considerazioni dei meriti di quest’ultimo o per speciale rimunerazione;
-in occasione di un matrimonio.