QUANDO IL BAMBINO E’ MALATO: IL GENITORE COLLOCATARIO DEVE GIUSTIFICARE L’IMPEDIMENTO ALLE VISITE?

Quando un genitore collocatario impedisce le visite dell'altro genitore adducendo motivi di salute del bambino, quali sono i suoi obblighi di giustificazione?

Nel deli­ca­to equi­li­brio tra dirit­to alla bige­ni­to­ria­li­tà e tute­la del­la salu­te dei mino­ri, emer­ge una que­stio­ne di cre­scen­te rile­van­za nel­la pra­ti­ca foren­se: quan­do un geni­to­re col­lo­ca­ta­rio impe­di­sce le visi­te del­l’al­tro geni­to­re addu­cen­do moti­vi di salu­te del bam­bi­no, qua­li sono i suoi obbli­ghi di giu­sti­fi­ca­zio­ne?

Il principio di bigenitorialità e i suoi limiti

Il nostro ordi­na­men­to, attra­ver­so l’art. 337-ter del codi­ce civi­le, sta­bi­li­sce chia­ra­men­te che “il figlio mino­re ha il dirit­to di man­te­ne­re un rap­por­to equi­li­bra­to e con­ti­nua­ti­vo con cia­scu­no dei geni­to­ri”. Que­sto prin­ci­pio, tut­ta­via, non ha carat­te­re asso­lu­to e deve esse­re sem­pre con­tem­pe­ra­to con l’in­te­res­se supe­rio­re del mino­re.

La giu­ri­spru­den­za di legit­ti­mi­tà ha chia­ri­to che il dirit­to alla bige­ni­to­ria­li­tà costi­tui­sce “anzi­tut­to un dirit­to del mino­re pri­ma anco­ra dei geni­to­ri”, come affer­ma­to dal­la Cas­sa­zio­ne civi­le con ordi­nan­za n. 29690 del 2024, e deve esse­re “neces­sa­ria­men­te decli­na­to attra­ver­so cri­te­ri e moda­li­tà con­cre­te diret­te a rea­liz­za­re il suo miglio­re inte­res­se”.

L’obbligo di giustificazione documentata

Quan­do la salu­te del bam­bi­no vie­ne addot­ta come moti­vo per impe­di­re le visi­te, il geni­to­re col­lo­ca­ta­rio ha l’ob­bli­go di for­ni­re una giu­sti­fi­ca­zio­ne ade­gua­ta e docu­men­ta­ta. Non è suf­fi­cien­te una gene­ri­ca alle­ga­zio­ne di males­se­re: occor­re che sus­si­sta un effet­ti­vo impe­di­men­to sani­ta­rio che ren­da ogget­ti­va­men­te scon­si­glia­bi­le o impos­si­bi­le l’in­con­tro con l’al­tro geni­to­re.

La Cas­sa­zio­ne pena­le, con sen­ten­za n. 34681 del 2016, ha pre­ci­sa­to che “l’ad­du­zio­ne di sta­ti di malat­tia dei mino­ri qua­le giu­sti­fi­ca­zio­ne per il man­ca­to rispet­to del dirit­to di visi­ta non esclu­de la respon­sa­bi­li­tà pena­le quan­do non sia pro­va­to l’ef­fet­ti­vo impe­di­men­to sani­ta­rio per tut­ti i gior­ni ogget­to di con­te­sta­zio­ne e quan­do le affe­zio­ni lamen­ta­te non risul­ti­no di gra­vi­tà tale da impe­di­re ogget­ti­va­men­te la con­se­gna al geni­to­re non col­lo­ca­ta­rio”.

La documentazione medica come elemento probatorio

La cer­ti­fi­ca­zio­ne medi­ca assu­me par­ti­co­la­re rile­van­za nel­la valu­ta­zio­ne del­l’ef­fet­ti­va neces­si­tà del­l’im­pe­di­men­to. Il geni­to­re col­lo­ca­ta­rio deve dimo­stra­re non solo l’e­si­sten­za del­la pato­lo­gia, ma anche la sua gra­vi­tà e l’ef­fet­ti­va incom­pa­ti­bi­li­tà con l’e­ser­ci­zio del dirit­to di visi­ta. La docu­men­ta­zio­ne sani­ta­ria deve atte­sta­re che l’im­pe­di­men­to è real­men­te neces­sa­rio per tute­la­re la salu­te del mino­re e non costi­tui­sce un pre­te­sto per osta­co­la­re il rap­por­to con l’al­tro geni­to­re.

Gli strumenti di tutela per il genitore non collocatario

Quan­do il geni­to­re non col­lo­ca­ta­rio ritie­ne ingiu­sti­fi­ca­to l’im­pe­di­men­to, può ricor­re­re agli stru­men­ti pre­vi­sti dal­l’art. 473-bis.38 del codi­ce di pro­ce­du­ra civi­le per l’at­tua­zio­ne dei prov­ve­di­men­ti sul­l’af­fi­da­men­to. Il giu­di­ce può adot­ta­re i prov­ve­di­men­ti oppor­tu­ni “aven­do riguar­do all’in­te­res­se supe­rio­re del mino­re” e, in caso di dif­fi­col­tà urgen­ti, cia­scu­na par­te può chie­de­re l’a­do­zio­ne di prov­ve­di­men­ti tem­po­ra­nei anche ver­bal­men­te.

In caso di gra­vi ina­dem­pien­ze, l’art. 473-bis.39 del codi­ce di pro­ce­du­ra civi­le pre­ve­de che il giu­di­ce pos­sa ammo­ni­re il geni­to­re ina­dem­pien­te, indi­vi­dua­re som­me dovu­te per ogni vio­la­zio­ne suc­ces­si­va, con­dan­na­re al paga­men­to di san­zio­ni ammi­ni­stra­ti­ve pecu­nia­rie e al risar­ci­men­to dei dan­ni.

Il bilanciamento degli interessi

La valu­ta­zio­ne deve sem­pre esse­re orien­ta­ta al supe­rio­re inte­res­se del mino­re. Come chia­ri­to dal­la Cas­sa­zio­ne civi­le con ordi­nan­za n. 42140 del 2021, è neces­sa­rio “un rigo­ro­so con­trol­lo sul­le restri­zio­ni sup­ple­men­ta­ri al dirit­to di visi­ta, doven­do esse­re sem­pre assi­cu­ra­ta una sta­bi­le con­sue­tu­di­ne di vita e sal­de rela­zio­ni affet­ti­ve con entram­bi i geni­to­ri”.

Quan­do la malat­tia del bam­bi­no è effet­ti­va­men­te gra­ve e docu­men­ta­ta, l’im­pe­di­men­to alle visi­te può esse­re giu­sti­fi­ca­to, ma deve esse­re tem­po­ra­neo e pro­por­zio­na­to alla gra­vi­tà del­la situa­zio­ne sani­ta­ria. Il geni­to­re col­lo­ca­ta­rio dovreb­be, quan­do pos­si­bi­le, pro­por­re moda­li­tà alter­na­ti­ve per man­te­ne­re il con­tat­to, sem­pre nel rispet­to del­le pre­scri­zio­ni medi­che.

In sin­te­si, il geni­to­re col­lo­ca­ta­rio ha l’ob­bli­go di giu­sti­fi­ca­re ade­gua­ta­men­te l’im­pe­di­men­to alle visi­te per malat­tia dei bam­bi­ni, for­nen­do docu­men­ta­zio­ne medi­ca atten­di­bi­le che dimo­stri l’ef­fet­ti­va neces­si­tà del­l’im­pe­di­men­to per tute­la­re la salu­te dei mino­ri. L’as­sen­za di tale giu­sti­fi­ca­zio­ne o la sua natu­ra pre­te­stuo­sa può com­por­ta­re l’ap­pli­ca­zio­ne di misu­re san­zio­na­to­rie e il risar­ci­men­to dei dan­ni, sem­pre nel­l’ot­ti­ca di garan­ti­re il supe­rio­re inte­res­se del mino­re e il rispet­to del prin­ci­pio di bige­ni­to­ria­li­tà.

La chia­ve sta nel tro­va­re il giu­sto equi­li­brio tra la pro­te­zio­ne del­la salu­te del bam­bi­no e la tute­la del suo dirit­to fon­da­men­ta­le a man­te­ne­re rap­por­ti signi­fi­ca­ti­vi con entram­bi i geni­to­ri.

Se hai biso­gno di assi­sten­za e con­su­len­za con­tat­ta­ci via e‑mail o via Wha­tsApp. Di segui­to tro­ve­rai tut­ti i reca­pi­ti di cui hai biso­gno.

Avv. Fran­ce­sco Frez­za

Via Ambra, 4

81038 Tren­to­la Ducen­ta (Caser­ta)

 3298732313     0810103718     0810107165   
 avv.francescofrezza@gmail.com     avv.francescofrezza@pec.it   
 www.studiofrezza.it  

Torna in alto